lunedì 19 novembre 2012

La Cgil si chiama fuori dal patto per la produttività

(TMNews) - Sulla produttività "il testo che le controparti hanno sottoposto al giudizio e alla firma delle organizzazioni sindacali dal titolo 'Linee programmatiche per la crescita della produttività e della competitività in Italia' contiene elementi non condivisibili". E' quanto si legge in una lettera inviata dal leader della Cgil, Susanna Camusso, a tutte le strutture del sindacato di Corso Italia. Camusso chiede di proseguire il confronto sulla produttività.

"La Cgil - si legge nel testo della lettera che TMnews è in grado di anticipare - considera non esaurito il confronto, in particolare sul salario, sulla democrazia e sulle normative contrattuali. Il lungo confronto ha determinato, rispetto alle prime stesure, e grazie alla determinazione della Cgil, anche elementi d'avanzamento nella difesa della condizione delle persone e, proprio per questo, il negoziato merita la prosecuzione".

Il giudizio della Cgil, dunque, "resta negativo su alcune parti sostanziali del testo proposto, ritenendo che la scelta del governo e delle controparti di considerare le condizioni di lavoro l'unica variabile della produttività su cui agire, ha fin dall'inizio segnato negativamente il negoziato, rendendo così la produttività da scelta strategica per lo sviluppo del paese a riduzione del reddito dei lavoratori e delle lavoratrici".

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